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Ricetta | Pastiera napoletana

10:11:00 PM

La pastiera non è un dolce che si prepara tutti i giorni, a dire il vero spesso si prepara solamente a Pasqua, e in effetti io l'ho preparata proprio come dessert della nostra Pasqua pur non essendo un dolce tipico siciliano. Perchè proprio la pastiera allora? Perchè ci ha abituati ad avere la pastiera in tavola nel giorni di Pasqua la mia dolce e cara nonnina, la nonna Fina della quale spesso vi ho raccontato (digitate "nonna fina" nella casellina per la ricerca qui sopra o a lato, ne troverete parecchie di cose su di lei).


Che io ricordi, ogni Pasqua (e spesso anche a Natale) la nonna Fina ci preparava la pastiera napoletana, sia se si festeggiava da lei che se la si invitava. Quant'era buona... io ho provato tante volte a farla e rifarla e la mia pastiera non è mai buona quanto la sua. La pasta era speciale, non so spiegarvi... sottile, compatta ma non friabile nè biscottata.  In realtà la nonna sapeva fare tutto, e faceva tutto benissimo! Di lei mi ricordo la pizza siciliana, quella con acciughe, olive nere, salsa di pomodoro e formaggio, pizza nella quale abilmente nascondeva l'aglio a pezzetti sotto al formaggio per farlo mangiare anche agli schizzinosi, il pane con la sua marmellata di mele cotogne, e poi faceva i buccellati con fichi, la pasta fatta in casa, i cavatelli, i maccheroni, i ravioli di zucca e ricotta, oltre alle paste di mandorle faceva anche dei biscotti alle mandorle particolari a forma di S e duri, ma le mandorle erano tostate ed i biscotti buonissimi, faceva anche la mostarda di mosto, con tante mandorle tostate dentro, le noci pesche, la pagnuccata, le zeppole... la nonna faceva di tutto e tutto era buonissimo
Come dico a mio figlio quando loda i piatti cucinati da mia madre, "l'ingrediente segreto è l'amore" e infatti dalla nonna tutto sapeva più buono, anche il semplice pane abbrustolito con l'olio o le mandorle tostate che ci faceva sempre trovare nella dispensa e che sgranocchiavamo tra una partitina a carte e l'altra. Sì perchè la mia, dovete sapere, che era una nonna speciale, infatti giocava a carte con tutti noi, conosceva molti giochi anche impegnativi e guai a provare di fregarla, lei i punti li contava tutti! Ma non faceva solo questo: dovete sapere che mia nonna, a 95 anni giocava con il suo I-Pad e chattava su skype con i figli lontani.... era una forza della natura ma purtroppo non c'è più e di lei rimangono solo i ricordi, le sue infallibili ricette (che purtroppo non ci riescono così buone come quando le faceva lei) e una montagna di video e fotografie... questa è una di quelle, l'ho ritagliata volendovi mostrare la parte più importante, che poi è anche la cosa che penso quando penso a lei e la sento vicina


Delle sue ricette ne ho replicate alcune ma a questa sono particolarmente legata, mi è sempre piaciuta la sua pastiera, tanto da averne desiderio durante la gravidanza di mio figlio e indovinate cos'ha fatto la nonna alla veneranda età di quasi 90 anni? Me l'ha preparata! È per questa grande dimostrazione d'amore che quando penso alla pastiera penso alla nonna...


PASTIERA NAPOLETANA
Ingredienti per la base
500 g di farina 00
3 uova 
200 g di zucchero 
200 g di strutto

Ingredienti per il ripieno
500 g di ricotta
500 g di grano già cotto (io uso la cuccìa che conservo in freezer oppure in barattoli e poi sigillo e sterilizzo)
250 ml di latte
370 g di zucchero 
70 g di burro
scorza di limone
essenza di millefiori (io fiori d'arancio)
estratto di vaniglia
5 uova
cannella
frutta candita a piacere
sale

Preparazione
Prima di tutto preparare la base. Nel robot versare la farina e lo zucchero, unire lo strutto ed un uovo, quindi iniziare a lavorare (io con la frusta K). Aggiungere via via le altre 2 uova. Quando l'impasto presenterà una consistenza liscia ed omogenea, tirarlo fuori dalla ciotola, lavorarlo velocemente, quindi avvolgerlo in un foglio di pellicola per alimenti e porre a riposare in frigo.
Preparare nel frattempo il ripieno. In una casseruola versare il grano e lo zucchero, unire il latte, la buccia di mezzo limone, un pizzico di cannella, un pizzico di sale e 70 g dello zucchero previsto. Mescolare e cuocere il tutto finché il liquido non si sia ridotto. Togliere dal fuoco e lasciare raffreddare. Una volta raffreddato il grano,  riunirlo in una ciotola con la ricotta setacciata, lo zucchero rimanente, la scorza del limone rimanente, un pizzico di cannella e l'aroma, la frutta candita se piace. Aggiungere i tuorli e frullare. Aggiungere infine gli albumi montati a neve ed amalgamare delicatamente.
Stendere la pasta per la base su un piano infarinato fino ad uno spessore di circa 4-5 mm, quindi foderare le teglie rivestite di carta forno o imburrate ed infarinate, quindi versarvi sopra il ripieno e decorare con strisce di pasta. Cuocere in forno a circa 180°C per circa 50-60 minuti, o comunque fino alla doratura. Lasciare raffreddare e sfornare. 
A piacere spolverare con zucchero a velo.

La pastiera è ottima dopo il riposo, quindi andrebbe preparata con un paio di giorni di anticipo.

Abbiamo gustato questa deliziosa pastiera e bevendo dell'ottimo spumante, prodotto da Carpenè Malvolti.




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7 commenti

  1. Mi becchi in un momento in cui un bel piantino ci sta bene bene, grazie grazie mille bellissima emozione e bellissima ricetta. In bocca al lupo

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  2. Complimenti cara Luna per la tua pastiera, mi sembra di sentirne il profumo fin qui!
    Buon primo maggio
    francesco

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  3. Occhi lucidi, quella foto è bellissima...

    E concordo assolutamente, le loro ricette, preparate da loro hanno un sapore tutto particolare...

    Un bacione

    S.

    RispondiElimina
  4. Ciao! Appena puoi passa 5 minuti da me, c'è una sorpresa che ti aspetta!

    bacio, Sara

    http://mestolimpazziti.blogspot.it

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  5. che tenera che sei luna! sai che io non ho mai assaggiato la pastiera???

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  6. Non ho mai provato la pastiera, ma è una di quelle torte che devo assolutamente provare. La tua mi sembra davvero squisita.
    Peccato che la si prepari solo per Pasqua...

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  7. Prima o poi mi decido a farla, buonissima!!!!

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